Endi

1981 | M | VARESE | 🇮🇹

IT Project Manager che ama perdersi (anche letteralmente) fra sentieri inesplorati con l’unico scopo di scoprire cosa nasconde la prossima curva.
Co-founder di TrailSeekers

Cicloturismo Sardegna


Marco

1985 | M | LUINO | 🇮🇹

Laureato in Architettura Ambientale e vegetariano, alterno momenti di grande pigrizia con esperienze indimenticabili sui pedali. Sempre con gli amici più cari.
Co-founder di Trailseekers

DISTANZA

620KM

DURATA

6-7 GIORNI

ASCESA +

8500mt

quota mx

1765mt

[/section]

Un cicloviaggio “Mediterraneo” ma senza il mare, in cui è possibile scoprire il lato nascosto della Spagna, fatto di assoluti silenzi, distese di uliveti e paesaggi mozzafiato in grado di proiettarti in una realtà fuori dal comune.

Un entroterra quello spagnolo che regala piacevoli momenti di solitudine che non fanno rimpiangere le comodità ed il traffico quotidiano. Viaggio per ciclisti eremiti o per chi ama l’amicizia vera.

Entroterra spagnolo: questo sconosciuto

Della Spagna conoscevo il mare e le sue città, Barcellona e il Camp Nou, sapevo che al di fuori dei centri più turistici ci sarebbe stato un paesaggio rurale ma così eccezionale no!

Ebbene si, il territorio che si estende tra Madrid e Granada è un susseguirsi di pianure e colline pennellate da migliaia di ulivi e vigne, paesini disabitati e strade infinite che non annoiano mai.

Siamo partiti in tre, noi soliti tre in grado di sopportarci anche dentro una sola tenda dopo aver sudato tutto il giorno in bicicletta: bisogna essere profondamente amici e tolleranti! Imbarcate le bici alle volte di Madrid, abbiamo cominciato l’attraversata iberica sulle orme di Don Chisciotte, arrivando poi al Parco Naturale Sierras de Cazorla, Segura y las Villas, per poi raggiungere Granada!

Sembra impossibile non incontrare nessuno per quasi 50 km eppure qui succede anche quello! In compenso incroci un sacco di lepri (occhio a non cadere!), cicogne, pernici, e sulle montagne cervi, caprioli e aquile!

Città spagnole a misura di bici

Non eravamo mai stati rimproverati da automobilisti che ci esortavano a rimanere sulla carreggiata nonostante avessimo creato una coda tremenda! Madrid e Granada sono anche questo: auto che ti danno precedenza, ciclabili ben segnalate, al centro dei viali o senza conflitto di utenza, semafori e precedenze a favore di bici… insomma, in Italia ne abbiamo ancora da correre per raggiungere gli standard spagnoli!

Il profondo rispetto per la bici

Ma il rispetto per la bici non lo si coglie solo in città. Oltre alla presenza di numerose ciclabili anche in zone in cui non ce ne sarebbe bisogno, la cultura spagnola la vedi soprattutto nel sorpasso. Ecco, anche in queste occasioni abbiamo provato del profondo disagio intellettuale: sì perché lo spagnolo che sorpassa una bici è qualcosa di unico, che neanche in Svezia vedi una cosa del genere.

Lo spagnolo che sorpassa una bici lo riconosci subito: si accoda alla bici lasciando i giusti metri di sicurezza, attende pazientemente che la strada si faccia meno tortuosa e che non ci sia nessuno che provenga dall’altro senso per almeno un chilometro, mette la freccia ed affronta il sorpasso mantenendosi completamente nella corsia opposta, mette la freccia di rientro per segnalarti che ti ha sorpassato e solo dopo almeno una ventina di metri da te rientra in carreggiata e va per la sua strada.

Non vi descrivo il sorpasso dell’automobilista italiano perché penso lo conosciate bene, comunque in breve è esattamente l’antitesi di quello del cugino spagnolo! Spesso ci siamo trovati nella condizione di fare cenno alle auto dietro di noi di sorpassarci ma… niente, finché l’automobilista spagnolo non è sicuro di avere la sua check list di sicurezza completa, lui non sorpassa!

Tanto di cappello alla Spagna e grazie per averci dato questa profonda sicurezza in strada! In Italia, forse, ci arriveremo tra 50 anni… 

Il GR247 del Parco Naturale Sierra de Cazorla

Prima di arrivare a Granada, la nostra piccola carovana di biciclette ha attraversato il Parco Naturale Sierra de Cazorla, uno spettacolo di montagne: qui ci sono chilometri di sentieri, strade bianche, single track, strade asfaltate, da percorrere in lungo e in largo! Noi abbiamo seguito parte del GR247, uno dei tracciati più famosi del parco. Ma attenzione: non tutto è pedalabile, anzi, molti tratti sono da fare a piedi e lo abbiamo scoperto a nostre spese! Abbiamo trovato quindi percorsi alternativi che ci hanno permesso di proseguire per il nostro viaggio.

Passate almeno una notte nel parco, non ve ne pentirete!

Trail Seekers GR247

Argomento serio: strade, pendenze, cibo e pernottamenti

Abbiamo percorso 620 km, di cui parecchi su strade bianche e sterrate. Pochi sono stati i tratti di strade trafficate, concentrate nella parte di avvicinamento a Granada. E’ un traffico comunque che non disturba la propria pedalata.

Il paesaggio è prevalentemente collinare quindi preparatevi a continue brevi salite che non sono però molto impegnative. Le salite più dure le trovate nel Parco: lì le pendenze si fanno più accese e i chilometri in ascesa sono molto di più.

Argomento fondamentale riguarda cibo e acqua! Noi abbiamo affrontato il viaggio con una riserva giornaliera di circa 4/5 litri d’acqua a testa e con almeno due giorni di riserve di cibo. Ricordatevi che pur incrociando paesi, non sempre è disponibile acqua o posti in cui comprare cibo. E’ quindi sempre meglio essere preparati al peggio. Per noi le riserve sono state indispensabili ed è quindi meglio essere penalizzati un po’ sul peso da portarsi dietro piuttosto che rimanere a secco!

Ricordatevi quindi di fermarvi ad ogni bar che trovate per farvi una bella birra dissetante: in Spagna poi ad ogni consumazione vi porteranno anche cibo in abbondanza!

E’ in ogni caso un viaggio fattibile anche per i meno allenati ma ben coscienti del fatto che si pedala in posti dove è difficile recuperare risorse.

Precisazione per i vegetariani: la vita del vegetariano in spagna è leggermente più dura dell’onnivoro comune: in ogni piatto, anche il più vegetale, troverete gamberi e prosciutto… ricordatevi di avvisare prima il cameriere!

Spagna 2019 Campagna spagnola

Due grandi ringraziamenti: Tutupper Chef e Ure BikeShop

Non possiamo non ringraziare due persone che hanno reso il nostro giro perfetto! La prima è la titolare di Tutupper Chef, una piccola rosticceria nel paesino di Siles. Simpatia e ottimi prodotti ci hanno conquistato e accompagnato durante le giornate nel Parco di Cazorla.

Ecco il link nel caso vogliate dare un’occhiata: https://tutupperchef.eatbu.com/?lang=es

La seconda è Juan Ure di Ure Bike Shop di Santa Fe, paese a due passi dall’aeroporto di Granada. Grazie a lui abbiamo potuto impacchettare le nostre bici ed arrivare all’aeroporto di Granada senza alcun problema!

https://s777008266.websitebuilder.online/

Spagna 2019 Tutupper Chef

Link utili e percorsi alternativi

Il nostro tracciato scaricabile è solo un esempio delle numerose alternative che potete fare lungo il percorso. Noi abbiamo cercato di fare un percorso che permettesse di raggiungere quasi ogni sera un centro abitato in cui rifocillarsi ed eventualmente dormire, tra cui ti consigliamo:

Villarrubia de Santiago

Restaurante El Torneo

Villanueva de los Infantes

Restaurante La Plaza

SILES

Tutupperchef

Huescar

Hotel el Mano

Download file: TSK-Madrid-Granada.gpx