
Endi
1981 | M | VARESE | 🇮🇹
IT Project Manager che ama perdersi (anche letteralmente) fra sentieri inesplorati con l’unico scopo di scoprire cosa nasconde la prossima curva.
Co-founder di TrailSeekers

Marco
1985 | M | LUINO | 🇮🇹
Laureato in Architettura Ambientale e vegetariano, alterno momenti di grande pigrizia con esperienze indimenticabili sui pedali. Sempre con gli amici più cari.
Co-founder di Trailseekers
DISTANZA
1150KM
DURATA
14-18 GIORNI
ASCESA +
16400mt
quota mx
1017mt
Un percorso perfetto che concilia l’entroterra con il blu del mare sardo. Questo itinerario ti permette di godere per due settimane di un paesaggio meraviglioso, con le giuste pause e con un bagno al mare tutti i giorni.
Meta estiva per eccellenza, la Sardegna dà il meglio di sé se esplorata lentamente: a passo lento si coglie la vera essenza dell’isola, impregnata di straordinari profumi di mare, terra, campi e boschi.
PAROLA D’ORDINE: ICHNUSA!
Pensavate di leggere di quanto sia bello il mare in Sardegna.
E invece no!
Cominciamo col dirvi che per un giro in Sardegna ad agosto l’unica cosa fondamentale è l’Ichnusa! …possibilmente cruda. Già, perché fa caldo, caldo e ancora caldo. Il primo giorno; poi ti abitui e pedali che è una meraviglia, soprattutto perché il tuo motore lo idrati con la famosa bionda sarda.
Abbiamo calcolato che il nostro motore consumava più di 2 litri al giorno di Ichnusa contro il circa 1 litro e mezzo d’acqua naturale; mi sa che qualcosa non quadrava con la carburazione.
Troverete anche spettacolari birre artigianali, alcune delle quali ti faranno ritardare di qualche momento la ripartenza dopo la pausa, quindi occhio alla gradazione!
SECONDA PAROLA D’ORDINE: FIL’E FERRU!
Tentate di NON girare la Sardegna da astemi perché alla fine di ogni pranzo e cena (ma anche a merenda) vi verrà offerto un bel fil’e ferru.
Chiamata così perché gli alambicchi nascosti sotto terra venivano legati con del filo di ferro che sporgeva dal terreno, la grappa locale è una vera bomba, dagli effetti però opposti rispetto a quella di Fantozzi alla Coppa Cobram! E infatti evitate di inforcare subito la bici dopo esservi dissetati con questo distillato o le conseguenze potrebbero essere disastrose.
Vi consiglio invece di sdraiarvi in qualche zona d’ombra, magari in una bella pineta, per potervi godere appieno gli effetti dell’”assenzio sardo”: vedrete che ripartirete belli carichi!
Mi raccomando, Bevete Responsabilmente!
ARGOMENTO SERIO: STRADE, PENDENZE, CAMPEGGI
Il nostro giro in Sardegna è stato in modalità cicloturismo, con borse Vaude e mountain bike da 26 adattate da strada da 34 kg. Abbiamo scelto un percorso prevalentemente asfaltato lungo tutta la strada che percorre il periplo dell’isola. Nelle zone di Capo Teulada, Berchida e Piscinas abbiamo però deviato verso strade sabbiose, uniche vie che permettevano di raggiungere il mare.
Le strade sarde sono strade dolci, dalle pendenze gestibili anche con più di trenta chili sotto il sellino, e appena fuori dalle zone turistiche il rumore del vento regna sovrano.
Sull’isola trovi un’offerta veramente vasta per il pernotto: campeggi, hotel, resort… Ma c’è anche la spiaggia! Parola d’ordine: non avere paura dei cinghiali! Eh sì, perché li senti grufare affianco a te e tu, (io!) immobile, con lo sgabello impugnato a mo’ di manganello, aspetti l’attacco finale. Poi accendi la frontale per vedere in faccia la morte (tua!) e tutto tace. Spegni e tutto intorno a te torna a grufare. Così dopo tre ore decidi di farla finita e ti addormenti divorato dalle zanzare.

UNA NOTTE A PASSO GENNA SILANA
Se volete vedere un cielo stellato come lo vedreste nel deserto più recondito, allora una notte passata in cima al passo Genna Silana fa per voi! Altitudine relativamente bassa, 1017 metri ma lontano dall’entropia sarda; da qui passa poca gente, per lo più troverete tanta gente disagiata come voi.
Potete fermarvi nel piccolo camping ricavato tra le rocce e mangiare divinamente al ristorante poco distante. Molto bella anche la salita, lunga ma costante, consigliatissima la percorrenza nel tardo pomeriggio, quando il cielo e le valli si tingono di rosso.
Poi, tornati alla vostra tenda, sdraiatevi con la testa fuori e addormentatevi con gli occhi verso il cielo, ammirate la via Lattea e i satelliti che corrono via velocemente. Esperienza sorprendente. Tutto questo finirà non appena vi sveglierete bagnati dall’umido che sarà sceso su di voi!

UN SALTO IN MINIERA: VILLAGGIO DI ROSAS
Altro posto al di fuori dai consueti circuiti, è il Villaggio minerario di Rosas, a Narcao. Qui potete visitare quelle che furono dall’800 importanti miniere di piombo, zinco e ferro.
Consiglio: pianificate l’arrivo serale qui, potrete dormire nelle vecchie camere dei minatori, oggi ristrutturare, per poi fare una visita guidata la mattina prima di ripartire per il vostro viaggio.
CHILOMETRI, PAUSE, BAGNI AL MARE
Il viaggio ci ha tenuti impegnati per due settimane con un solo giorno si riposo assoluto a metà viaggio. Le tappe non sono dure per i più allenati, che possono accorciare i tempi oppure godersi giorni di totale relax; fate conto che abbiamo percorso dai 45 ai 120 chilometri giornalieri.
Ogni giorno in Sardegna un saluto al mare lo si deve fare e un viaggio così vi permette di avere sempre sulla vostra sinistra il blu profondo della costa mentre a destra l’ocra prepotente delle montagne.
Per il resto, godetevela, mangiate tanto e bevete tanto, di tutto, tanto suderete ogni singola goccia di liquido che assumerete.
LINK UTILI E PRECISAZIONI
La traccia GPX scaricabile in alcuni punti lambisce i campeggi o bar/ristoranti in cui abbiamo dormito e mangiato, tra i quali ti consigliamo:

SAN TEODORO

URZULEI Passo Silana

VILLASIMIUS

CAGLIARI

TEULADA

NARCAO

PISCINAS