Endi

1981 | M | VARESE | 🇮🇹

IT Project Manager che ama perdersi (anche letteralmente) fra sentieri inesplorati con l’unico scopo di scoprire cosa nasconde la prossima curva.
Co-founder di TrailSeekers

Cicloturismo Sardegna


Marco

1985 | M | LUINO | 🇮🇹

Laureato in Architettura Ambientale e vegetariano, alterno momenti di grande pigrizia con esperienze indimenticabili sui pedali. Sempre con gli amici più cari.
Co-founder di Trailseekers

DISTANZA

295KM

DURATA

5-7 GIORNI

ASCESA +

9070mt

quota mx

2814mt

[/section]

Colle delle Finestre, Assietta, Jafferau, Col de l’Echelle, Monginevro: queste le montagne da superare una dopo l’altra, quasi tutte d’un fiato, per regalarsi una valanga di fatica e… tanta soddisfazione

Vi raccontiamo quella che per noi è stata un’esperienza magnifica, da togliere il fiato, non solo per le salite chilometriche ma soprattutto per l’avventura vissuta. Un’esperienza partita come 20K, il famoso ultratrail piemontese, finito anticipatamente a causa della rottura di tre raggi, mozzo e catena…

LA 20K È PER CHI HA GLI ATTRIBUTI!

Ultratrail fantastico, il nome la dice tutta: 20.000 di dislivello positivo in 700 km! Tanti sono gli orsi che vi ci partecipano, quelli che quel dislivello se lo vogliono mangiare voracemente.

Per noi poveri tapini sarebbe stato fantastico arrivare in fondo, anche dopo un mese! Ma il destino ci ha ingannati (o salvati!) e dopo circa 200 km io, lo scrivente, mentre saliva in cima allo Jafferau rompeva, non so ancora come, il mozzo del posteriore. Risultato: ruota che balla e solo 4 rapporti funzionanti, fortunatamente i piu’ corti. E poi un lento declino del mio Mavic Crossmax, che ha resistito ancora a lungo: tutta la discesa a Bardonecchia, il Col de l’Echelle, Briancon, il Monginevro… poi uno dopo l’altro i raggi mi abbandonavano al triste destino e… rimango a piedi, sigh sigh.

SALITA, SALITA E ANCORA SALITA!

Ecco, evitate questo giro se non siete amanti delle salite! Qui l’essenza sta proprio nel macinare chilometri con una pendenza sempre positiva. Ci sono le discese, è vero, ma finiscono subito. Preparatevi a salite da 1700 metri di dislivello positivo, lunghe, costanti, piacevolmente stancanti.

Fate sempre il pieno d’acqua perché non sempre sarà disponibile; vi consigliamo quindi di portarvene dietro almeno un paio di litri per salita, se beccate la giornata calda suderete parecchio!

DISCESA, DISCESA E ANCORA DISCESA!

Ecco, evitate questo giro se non siete amanti delle discese! L’incipit è molto simile a quello del paragrafo precedente ma il nostro compito è di mettervi in guardia per evitare spiacevoli inconvenienti.

In questo giro le discese solo lunghe e spesso su pendii che d’inverno diventano piste da sci. Noi con le nostre front (per i novizi, mountain bike ammortizzate solo davanti) ci siamo divertiti parecchio, con una full (sempre per i novizi, la classica bici biammortizzata) il divertimento sale esponenzialmente!

Occhio ai freni però! L’odore di bruciato si è fatto sentire soprattutto scendendo lo Jafferau, modulate bene le frenate e adattatevi alla frenata che diventerà sempre più lunga! E sempre per i novizi: niente dito sui dischi! Al massimo, qualcosa da cuocere.

UNA NOTTE SULLO JAFFERAU

Abbiamo cominciato a salire sullo Jafferau il pomeriggio di una giornata calda e piacevole. Superata la metà della salita un forte temporale si avvicina e decidiamo di trovare riparo anziché proseguire per la cima. Fortuna vuole che raggiungiamo il Forte di Foens, costruzione militare di fine ‘800: sgombriamo l’ingresso dalle macerie e ci rifugiamo al suo interno. Purtroppo troviamo un ambiente molto sporco e pieno di rifiuti, eccezion fatta per una stanza (quella che fu degli ufficiali) tutto sommato accettabile.

Mangiamo, dormiamo, russiamo; racconti dicono che uno di noi abbia visto in piena notte ombre passare lungo il corridoio… mah, io russavo!

Bikepacking Alpi Cozie

QUANDO, DOVE DORMIRE, CON QUALE BICI, COSA PORTARE

Questo viaggio va affrontato nella stagione calda, si superano i 2800 metri e la notte fa freddo: Noi siamo stati fortunati e la temperatura non è scesa sotto i 5 gradi. Ma in montagna la neve è sempre in agguato, anche in agosto. Si può comunque dormire nei rifugi lungo la strada, come quello sull’Assietta (controllare i giorni di apertura) oppure in hotel non appena si torna a valle.

Avendo affrontato il giro con una front da 26 direi che qualsiasi altra bici, full, 27,5 o 29 va più che bene, dipende se puntate su una salita più agile o su una discesa più gestibile. Le gravel saranno notevolmente penalizzate sulle discese e in alcuni passaggi nel bosco ma in salita faranno la differenza. In modalità bikepacking, lo spazio va ottimizzato: portate abbigliamento estivo ed invernale, lo userete tutto; non dimenticate maglie termiche per la notte se dormite all’aperto ed un cambio “civile” pesante se la sera mangiate in un luogo in cui un minimo di presentabilità bisogna averla, perlomeno per non danneggiare la categoria!

LINK UTILI E PRECISAZIONI

La traccia GPX scaricabile in alcuni punti lambisce i campeggi o bar/ristoranti in cui abbiamo dormito e mangiato, tra i quali ti consigliamo:

MEANA DI SUSA

La Merenda Sinoiara

Download file: TSK-Alpi-Cozie-e-20K.gpx