
Marco
1985 | M | LUINO | 🇮🇹
Laureato in Architettura Ambientale e vegetariano, alterno momenti di grande pigrizia con esperienze indimenticabili sui pedali. Sempre con gli amici più cari.
Co-founder di Trailseekers

Luca
1985 | M | VENEGONO SUP. | 🇮🇹
Laureato in scienze dell’educazione, grande appassionato di ciclismo, viaggi e montagna.
Ambassador di Trailseekers

Roby
1985 | M | ASSAGO | 🇮🇹
Ingegnere Biomedico, triathleta amatoriale, stradista…ho assaporato per la prima volta la bellezza del cicloturismo e me ne sono innamorato.
Ambassador di Trailseekers
DISTANZA
1000KM
DURATA
9-12 GIORNI
ASCESA +
9500mt
quota mx
1920mt
Dalla Puglia alla Sicilia, attraversando Basilicata e Calabria, fino in cima all’Etna! Mare incredibile, borghi mozzafiato, campagne affascinanti, una salita vulcanica che sorprende. E cibo meraviglioso…
Esistono talmente tante cose da vedere che il sud Italia in bicicletta meriterebbe mesi di pedalate per poter cominciare almeno a conoscerlo. In dieci giorni non abbiamo fatto altro che “assaggiare” ciò che può offrire un territorio strepitoso.
Partenza: Puglia!
Prima di partire a descrivere il cicloviaggio ci tengo a informare che ci sono state due piacevoli new entry, Nello e Roby, due nostri ambasciatori, ma anche una spiacevole assenza, quella fondamentale di Endy… il prossimo giro sicuramente presente!
Torniamo al viaggio: siamo partiti venerdì sera dall’aeroporto di Brindisi. Rimontate le bici fuori dall’aeroporto, ci siamo messi subito sui pedali alle volte del centro e poi di Lecce!
Che dire, il fascino delle città e dei paesi pugliesi è unico, si respira aria di storia ed energia positiva, è stato bellissimo perdersi tra le vie dei centri storici sempre col naso all’insù per scrutare ogni particolare tipico delle costruzioni pugliesi.
E poi il mare, con le sue sfumature dall’azzurro al blu, che ci ha accompagnato fino a Santa Maria di Leuca, la punta più a sud del Salento.
Ma il bello della Puglia non è solo sulla costa: l’entroterra è una distesa interminabile di ulivi, vigne, campi e paesi sparsi qua e là! E’ stato bellissimo fermarsi nei tipici bar di paese in cui il classico manipolo di anzianotti si ritrovano a passare le giornate, tutti incuriositi da quella nostra carovana capitata lì per caso.
Nardò, Manduria, Francavilla, Ceglie Messapica… piccole cittadelle piene di fascino e decisamente accoglienti, sia per la bontà delle persone che per il cibo, un vero spettacolo!
Appena dopo Ceglie abbiamo percorso un bellissimo tratto da poco realizzato della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese: ciclabile molto affascinante che ripercorre il percorso della famosa opera centenaria dedita all’approvvigionamento d’acqua. Paesaggio stupendo caratterizzato dai primi trulli che cominciano a spuntare, via via sempre più presenti fino all’arrivo ad Alberobello!
Matera e la Basilicata
Il confine tra la Puglia e la Basilicata lo si percepisce piano piano, gli ulivi lasciano spazio a distese interminabili di campi e la solitudine aumenta sempre più… fino all’arrivo a Matera!
Matera è una vera e propria città, fatta di modernità e storia; una volta percorsa quella breve ma intensa salita che porta sull’altura cittadina, si apre un centro storico formidabile, fatto di pietra scolpita e pietra viva.
Occhio in bicicletta, le scalinate che si arroccano sul versante roccioso sono sempre dietro l’angolo!
Lasciata Matera alle spalle, cominciamo a percorrere le colline matesi fatte, a volte, di leggere salite che seguono il pendio leggero delle alture, altre volte da rampe sopra il 20% che ci fanno fare parecchio dislivello in pochi metri… lasciandoci strisciare la lingua sull’asfalto e la terra battuta.
Non so se avete mai visto il film “Basilicata Coast to Coast”… i paesaggi sono proprio quelli: colline coltivate, paesi arroccati su poggi rocciosi, la classica Fiat 126 guidata dall’ottantenne che arranca in salita, e un’ospitalità eccezionale, sempre!
Prima di scollinare sul Tirreno calabro, la nostra carovana non si è fatta mancare il Parco Nazionale del Pollino. I paesaggi tipici delle colline mediterranee lasciano il posto a boschi di faggi, lecci e querce, le pendenze, inizialmente piacevoli, sul versante calabro si fanno ispide e non mollano mai.

La Calabria ed il Tirreno
Scollinato il Parco Nazionale del Pollino, il nostro arrivo sul Tirreno è stato a sera inoltrata con la sorpresa di trovare il nostro ambasciatore Roby pronto a percorrere con noi la seconda parte del viaggio. Lo spettacolo del mare ci avrebbe atteso la mattina seguente. E così fu, due giorni di costa tirrenica magnifica, fatta di un mare dal blu profondo, lo Stromboli sempre sulla nostra destra che ci accompagna ad ogni pedalata, e l’Etna che piano piano prende forma. Già ti figuri l’arrivo ideale del nostro cicloviaggio, nonostante i 200 km di strada che ancora le nostre ruote dovranno percorrere.
In Calabria lo scenario Mediterraneo cambia ancora una volta: qui il mare e la vegetazione marittima la fanno da padrona, le coste rocciose e le salite verso Vibo Valentia e Palmi non ti fanno dimenticare che non ci sono solo strade che costeggiano il mare.
Una volta fatta l’ultima salita della nostra penisola, ci si butta verso Bagnara e lo splendido borgo di Scilla, direttamente sul mare.
L’arrivo a Villa San Giovanni e la salita sul traghetto alle volte di Messina, ci fanno render conto che siamo quasi al termine del nostro viaggio.

Un Pizzico di Sicilia e l’Etna!
E dopo una settimana dalla nostra partenza sbarchiamo a Messina, notte in città e poi via verso Zafferana per l’ultima vera salita!
In Sicilia si torna nel caos, quello buono. Gente, traffico, mercati di frutta e pesce, bancherelle lungo la strada che vendono ogni cosa. Tutto quello che non si è visto nei 900 km già pedalati lo si trova qui,
condensato in una cinquantina di km di strada!
E poi si comincia la salita, dal mare cominciamo ad entrare nell’entroterra, all’inizio la salita è leggera, poi alcuni muri ci accompagnano a Zafferana Etnea alle porte del Parco dell’Etna. Da qui, da una parte il mare in lontananza, dall’altra la cima eruttante sempre più vicina, la strada si inerpica per gli ultimi 20 km di fatica della giornata e del nostro tour.
Pedalare tra boschi di castagni prima e distese di lava nera dopo è un incanto, la salita non molla quasi mai, solo gli ampi tornanti fanno prendere un po’ di fiato. Poi cala il buio e col colore nero dominante, avvolti da un forte vento carico di cenere, arriviamo al Rifugio Sapienza, stanchi e felici.
L’ultimo giorno non è altro che godersi 30 km di discesa fino a Catania, la nostra vera meta del viaggio.

Strade, pendenze, cibo e pernottamenti
Abbiamo scelto per il cicloviaggio di quest’anno di fare un percorso ben pedalabile con delle gravel montate con copertoni leggeri e scorrevoli. I percorsi, prevalentemente stradali, ci hanno portato in Puglia e Basilicata, per alcuni decine di km su strade bianche e alcuni tratti fangosi, di facile gestione. Consigliamo comunque di non utilizzare la bici da corsa perché, tralasciando i tratti off-road, le strade non sono perfette, buchi e crepe nell’asfalto sono sempre in agguato.
In merito alle pendenze, la Puglia non prevede un grande impegno mentre la Basilicata ci ha decisamente stupito coi suoi muri oltre il 20%. Sono però tratti non frequenti, alcuni anche evitabili.
Per salire sull’Etna bisogna invece prepararsi all’idea di 24 km di salita totale e a più di 1900 metri di dislivello positivo. Ma arrivati in cima sarete pronti a rifarlo un’altra volta solo per l’emozione di poter provare sulla propria pelle la cenere che svolazza mentre metti a fuoco quella scritta tanto agognata: Rifugio Sapienza!
Un viaggio così è quasi totalmente ripagato dal cibo che si può mangiare… l’apoteosi della cucina mediterranea la trovi dal primo all’ultimo km e anche per me, vegetariano, è stato un vero e proprio stupore! Il buon cibo abbinato alla buona birra ed al buon vino ci hanno fatto tornare sicuramente con qualche kg di zavorra in più!
Durante il cicloviaggio, nonostante avessimo dietro le tende, abbiamo preso la decisione di godercela un po’ e di pernottare sempre in strutture ricettive, prenotate il pomeriggio per la sera. In una stagione come quella di ottobre non ci sono stati problemi rilevanti ma durante la stagione turistica vi consigliamo di prestare attenzione a prenotare all’ultimo momento.

Due ringraziamenti speciali: Germano di Birota ad Otranto e Ciclo Center di Catania
Arrivati ad Otranto siamo passati dal nostro amico Germano della ciclofficina Birota, conosciuto durante i corsi di ciclomeccanica di Bikeitalia. Se avete qualche problema alla vostra bici o se gradite noleggiarne una questo posto fa al caso vostro!
Arrivati a Catania ci siamo appoggiati a Salvatore ed al suo Ciclo Center per l’assistenza necessaria per poter imballare le bici e per il trasferimento all’aeroporto. La disponibilità e gentilezza di Salvatore sono stati per noi fondamentali per poter chiudere alla perfezione il nostro cicloviaggio!

Link utili e percorsi alternativi
Il nostro tracciato scaricabile è solo un esempio delle numerose alternative che potete fare lungo il percorso. Noi abbiamo cercato di fare un percorso che permettesse di raggiungere quasi ogni sera un centro abitato in cui rifocillarsi ed eventualmente dormire, tra cui ti consigliamo:

Ceglie Messapica

Viggianello

Sant’Arcangelo

CATANIA